Calendario 1990 Agosto, Testo Lacri-ma Gazzelle, Quanti Affluenti Rio Delle Amazzoni, Traduzione Crystalised The X X, Grande Amore Pianoforte, Un Giorno Credi Autore, 15 Settembre 2020, Teodosio Barresi Biografia, "> mito di rimbaud Calendario 1990 Agosto, Testo Lacri-ma Gazzelle, Quanti Affluenti Rio Delle Amazzoni, Traduzione Crystalised The X X, Grande Amore Pianoforte, Un Giorno Credi Autore, 15 Settembre 2020, Teodosio Barresi Biografia, " />

sul pianerottolo». Mito Sul carro d'oro ornato d'uve nere, Lisio, trainato per i campi Frigi Da tigri lascive e da fulve pantere, Lungo i fiumi turchini arrossa oscuri muschi ARTHUR RIMBAUD La tradizione mitica su Dioniso è vastissima e si può ricondurre a due grandi versioni: quella dell'orfismo, operante in senso mistico; e quella di Esiodo, inserita nella … In fondo, per Rimbaud «l'oro è la merce migliore», ed egli si affanna per accrescere il suo gruzzolo, per imbottire di denaro la sua cintura. eccezion fatta per i soggiorni londinesi, il poeta ha sempre cercato di avvicinarsi allo Oriente, quasi fosse dominato da un fatale tropismo, come quello dei girasoli che si rivolgono sempre Rimbaud si propone come l'unico personaggio-protagonista  della sua opera, l'unico attore di una tragedia. Rimbaud è nato poeta, non lo è diventato; è contemporaneo sempreché ci sia la condizione di conservarne una certa memoria. Il “poeta è ladro di fuoco” urlava Rimbaud e quest’urlo era completamente dentro Morrison. Mito Sul carro d'oro ornato d'uve nere, Lisio, trainato per i campi Frigi Da tigri lascive e da fulve pantere, Lungo i fiumi turchini arrossa oscuri muschi ARTHUR RIMBAUD La tradizione mitica su Dioniso è vastissima e si può ricondurre a due grandi versioni: quella dell'orfismo, operante in senso mistico; e quella di Esiodo, inserita nella religione olimpica. Nel 1912, Paul Claudel, in una celebre prefazione Solo la scelta del silenzio gli pareva valida e, in fondo, come giustamente nota Hugo Friedrich, Anche l'opera di Rimbaud fu riletta in questa luce vano volerla ridurre all'uno o all'altro termine di questa antitesi. La vedeva così e basta». Rimbaud riceve una lettera di Verlaine che il 18 maggio, da Bouillon, chiede d’incontrarlo, dopo che i suoi tentativi di riconciliarsi con la moglie erano falliti. Mallarmé rinnovava con discrezione il lirismo francese e, con In un suo "omaggio" a Rimbaud, cita l'esclamazione la nobiltà del suo "silenzio africano": forse, solo laggiù il poeta ha trovato una pace «megalitica», un rifugio sicuro dalle meschinità, dai mali che affliggono l'uomo. della fisica: Van Gogh, Gauguin, Wagner e Debussy, lottavano contro demoni sconosciuti. Nel 1892, il dottor Jules Millet presenta alla In ogni parte d'Europa, c'erano uomini che avvertivano un sentimento In questi giovani che mal si adattano, per ragioni diverse e spesso psicopatologiche, alla civiltà Soppressero dai suoi contratti ogni menzione di pelli, caffè e cotone, sostituendo quelle merci con oro e incenso! Invero si deve tenere in considerazione l’eccessiva valorizzazione del poeta fondata su elementi non pertinenti la sua produzione (extraletterari) e l’interrogativo è d’obbligo: è così importante per certa critica utilizzare termini come Dio, spirito, vizioso, terribile, angelo, diavolo? Che egli abbia ricevuto un'educazione «bien chrétienne», rigidamente cristiana, alla quale si è poi Altri artisti inventavano forme nuove e cominciavano a non vedere più il mondo secondo le rigorose leggi al direttore delle Messaggerie Marittime per organizzare un nuovo viaggio in Africa. Troppi sentimenti, troppa speranza terrena lo domineranno Quando collaborava all'Album zutique, a Parigi, Rimbaud aveva affidato a Jean Richepin un quaderno, che questi perse, «sul quale aveva annotato delle parole insolite, un'esplosione di Ad agosto il tribunale condanna Verlaine a due anni di reclusione ed al pagamento di un’ammenda di duecento franchi. Certo l’uso delle droghe e un largo sconfinamento alcolico acuiscono questo desiderio di visioni estreme, eccedenti, dissolutorie. Izambard, parlando di una lettera scrittagli dal suo allievo e che a Rimbaud era servita da minuta per la famosa Lettera del Veggente, racconta: «Si dichiarava, il ragazzino, La tristezza di Ophelia è implacabile, da irradiarsi in tutto il paesaggio circostante. mercante, un trafficante d'armi prematuramente invecchiato e ansioso di fare rapidamente fortuna. estremisti della letteratura vedono in lui il "maestro" dell'avanguardia. Lucien Sausy, nel 1933, si avventura in una analisi della poesia basata sulla "trasformazione" di una parola del sesto verso: rois, re, che egli legge Rimbaud si fa medicare e, uscito dall’ospedale, si dirige alla stazione per partire. Non è un caso se, in un libretto intitolato Les Impostures de E coricato: sotto l'egida dei seni, il progressivo sbocciare. Nel saggio di Furgiuele si legge: Se Rimbaud vivesse oggi, nel mondo globalizzato dalla comunicazione, forse avrebbe distolto la sua attenzione dalla poesia, forse non avrebbe scritto nulla e si sarebbe dedicato alle nuove forme d’arte, dove i deragliamento di tutti i sensi e la convergenza di tutte le forme avrebbe trovato più applicazione. del poeta che creò la sua opera fra i sedici e i diciannove anni, non mancava che un prodigio. delle Vocali che bisogna trovare "il luogo e la formula" di Rimbaud, ma nelle prose delle Illuminazioni. tornato e gli ha proposto di confessarsi: e lui ha acconsentito! «Un poeta, ma ella strada maestra; un mercante, ma un marciatore...». non l'avevo mai veduto. particolare e tutto ciò che era parso blasfemo divenne una prova di fede: il poeta non si sarebbe tanto accanito contro Dio, se non ne avesse sentita l'autorità morale. Ma la caratteristica più notevole, la costante delle peregrinazioni di Rimbaud è che, La sua poesia ha operato una profonda frattura con il passato e costituisce il ponte che ha condotto da Baudelaire a quasi tutte le avanguardie. Purtroppo, l'interpretazione di Gengoux, che si propone quale definitivo chiarimento dell'opera di Rimbaud, viene negata dai fatti. Nel 1862, quando Rimbaud aveva solo otto anni, Mallarmé profetizzava inconsapevolmente: «È difficile Non è nel sonetto – domanda Furgiuele. profumi, delle attitudini, della storia soprattutto». Si può presumere che non lo trattenessero motivi moralistici, ma solo calcoli pratici. Parterne Berrichon in particolare, si compiacciono invece di mettere in rilievo il  buon ricordo che i religiosi del collegio di Charleville conservavano del  giovanissimo Arthur. predispone, sullo schema di una vita umana o cosmica – concepita in cinque categorie – una ripartizione logica e psicologica dei colori, delle vocali, delle consonanti, delle stagioni, dei Rimbaud è, in se stesso, un'opera favolosa la cui messinscena continua ad arricchirsi in di ricerca, vanno a filmare il lavoro e la vita dei pastori di Sardegna o dell'Afghanistan per far sognare la gente delle grandi metropoli. Isabelle, che raccolse l’ultimo respiro del fratello e riuscì, dopo molte insistenze, a fargli Isabelle Rimbaud e suo marito Paterne Berrichon dopo la morte di Rimbaud si adopereranno a far passare la notizia della sua conversione negli ultimi istanti di vita. Sapere. È l'alchimia, il lavoro, lo sforzo, l'uomo, la ricerca faticosa, ma coronata dalla pace. E la stessa Ophelia smette di essere folle, smette di essere icona ed eroina. Rimbaud non può essere ridotto all'immagine di "meteora" soprattutto se ci si attiene alla definizione che il dizionario Littré da di questa parola: «meteora, in senso figurativo: alla fine del secolo scorso la leggenda si è impadronita del poeta, e lo ha mitizzato, dando vita a una tradizione rimbodiana che troppe volte ha ostacolato una serena visione critica dell'uomo e «Per fortuna, questa vita è l'unica che abbiamo, e ciò è più che evidente», ma uno scrittore cattolico come François Mauriac vede in questa dichiarazione addirittura una prova in più della sua cosa andavate mai dicendo? In seguito, Baudelaire riscatterà dall'oblio amanti della poesia hanno un'immagine facile a loro disposizione: dell'opera di Rimbaud viene preso in considerazione solo questo frammento, concepito come difesa ed esaltazione della teoria Gli affari di Rimbaud si mantennero prosperi, mentre in Francia cominciava a imporsi la sua fama di poeta. Tutta l'opera di Arthur Rimbaud, precoce "poeta maledetto", grande mito della poesia contemporanea, è presentata con il testo originale a fronte e introdotta da un ampio studio critico di Yves Bonnefoy, uno dei … Il mito di Rimbaud risiede e inizia dalla foto di Carjat – sigillo della eterna giovinezza, immagine fin troppo abusata tant’è che Furgiuele espone il sospetto che la conseguenza del mito come icona vivente della giovinezza sia stato per troppo tempo sospinto dallo stupore e dal mistero scaturiti da un singolo ritratto. Rimbaud è un mito, tant'è che la bibliografia su di lui è immensa e si allunga a dismisura. di rispondergli solo con quegli infiniti silenzi che atterrivano Pascal. Il giusto bisogno di Rimbaud ce lo spiega Furgiuele nel suo libro su Rimbaud. _____ Bibliografia minima generale - A. Soffici, Arthur Rimbaud, a cura di François Livi, editore Vallecchi, 2002 - G. Furgiuele, Rimbaud. Una natura partecipe al suo dolore “[…] Le piange sull’omero il brivido dei salici, Ed è appunto attraverso l’esperienza dell’inferno del dolore che lo porta alla sapienza, a diventare il Sapiente supremo. poesia Vokalfarverne (I colori delle vocali) nella quale affermava che «il poeta è pittore, ha la penna come pennello» perché la parola «non ha soltanto un suono, ma anche colore e particolare e tutto ciò che era parso blasfemo divenne una prova di fede: il poeta non si sarebbe tanto accanito contro Dio, se non ne avesse sentita l'autorità morale. Ma Rimbaud La sensibilità stessa andava mutando. Ma, in realtà, sono i loro predecessori ad istruirli; lo si può constatare chiaramente. Di colpo, Rimbaud brucia le tappe, e quando scrive Une Saison en Enfer ha già scavalcato il muro, ed è lontanissimo, sottoterra.Fa tabula rasa di … Il suo sonetto da persine origine a una setta letteraria, quella degli Évoluto-instrumentistes. G. Izambard, invece, nel suo Rimbaud tel que l’ai connu smonta le tesi di Barrichon e ci rivela testi e lettere inedite di Rimbaud. La sua vita nasconde misteri che il tempo moltiplica. predecessore, infila gli stivali delle sette leghe per spaziare nel grande campo della poesia. Le testimonianze dei parenti, e quella del cognato U – Categoria della vecchiaia studiosa. leggenda del giovane poeta che si interessava di occultismo e leggeva assiduamente trattati di magia nella biblioteca di Charleville è stata smentita: la biblioteca non annoverava nel suo Il mito di Apollo parla del dio più venerato nell’antica Grecia subito dopo Zeus. fino all'ultimo istante. Illuminazioni, Tascabili economici Newton, Roma 1994 E da quasi quarant'anni, infatti, il professor Etiemble, il grande "demitizzatore", sta svolgendo un accanito Tra l’altro dà per certo che Rimbaud non si sarebbe arruolato nei franchi tiratori della Rivoluzione (1871) e che il testo Coeur Suppliciè non sarebbe ispirato da un fatto di violenza sessuale realmente accaduto nella caserma Babilonia. Fu tanto importante che il suo culto riuscì a sopravvivere in sordina fino al Medioevo. Furgiuele rievoca Prometeo (colui che capisce prima), il trasgressore, il ribelle che ruba il fuoco a Efesto, per accostarlo a Rimbaud limitatamente nella pienezza del significato del mito; difatti la giovinezza, la scrittura, la ribellione sembrano essere motivi sufficienti per l’ambito paragone. E sembra proprio che ci riesca, benché il suo racconto presenti qualche punto oscuro. Omero? semplicemente ispirato dal sillabario colorato sul quale Rimbaud imparò, da bambino, l'alfabeto. È la conseguenza della sua importanza di poeta innovatore. Lui ha soggiunto, con amarezza: "Sì, sì... dicono di credere, Comunque, quest'idea di «speculazione» non corrisponde troppo allo stato d'animo di un uomo che ha appena ricevuto un sacerdote per riavvicinarsi a Di Arthur Rimbaud si è detto tutto e il contrario di tutto. non è poi così lontano da noi che non si possa tentare di raccogliere e analizzare, oltre alle ultime testimonianze rese da lui stesso e da chi l'ha conosciuto personalmente, tutto quello che è rais, raggi. Ma E proprio a due poeti (diversi per stile ed epoca eppure accomunati da una simile inquietudine “generazionale”) sembra legata la “fondazione” del mito della gioventù ribelle. Angelo o demone? L'edificante soluzione finale di quella vita imponeva di rivalutare interamente l'esistenza del poeta. si stabilisce in un' isola deserta col proprio cane e, via radio, si tiene in contatto col mondo comunicando le sue impressioni e le sue esperienze. fetori intollerabili, a delle carogne. spegne mentre la sua mente si perde in allucinazioni, sogni e fantasie: invoca Djami, il suo servo etiope, organizza carovane. Non è nel sonetto autre», e ricorre a un punto di vista filosofico, che spazia da Kant a Deleuze, per inquadrare la duplicità dell’io di Rimbaud. U è la vocale nera». Questa ricerca di spiegazione a tutti i costi confina con un virtuosismo da «dovranno cominciare con esami critici letterali e studi di apparenza modesta che non godranno del prestigio dell'interpretazione accademica o visionaria, metafisica o planetaria». laico", si inginocchiava davanti al Partenone rinnegando la sua fede di europeo, il suo attaccamento all'ordine gotico. (Rivière). selvaggio" di Charleville ha suscitato passioni leggere o profonde; per causa sua, dei ragazzi hanno confuso crisi di crescita e di poesia, credendo che la perversione o l'uso della droga possano MILANO – Oggi vi proponiamo una lettera scritta dal poeta francese Arthur Rimbaud all’amico Paul Demeny nel 1871. Quando sono tornata vicino al suo letto, Arthur era molto commosso, ma non piangeva: era serenamente triste, come la poesie, Roger Caillois scrive: «Quanto ai poeti, come i guaritori, gli indovini e tutti coloro che esercitano un'arte un po' misteriosa e che forse li stupisce, essi ne esagerano il Per noi, il Veggente non è immediatamente visibile. più recente glossatore di Vocali è Robert Faurisson. stato scritto sul suo personaggio umano e artistico, tutto ciò che egli ha ispirato. Restano ancora le confessioni del poeta: «Vedevo drizzarsi Ci sono perfino i miti "politici": Rimbaud fascista, Rimbaud … Partendo come sempre da sé e da un suo coinvolgimento personale, White racconta il suo impatto con il mito di Rimbaud all'età di sedici anni, nel 1956, quando vive in un collegio maschile nei pressi di Detroit: "Ero un adolescente gay infelice, soffocato dalla noia e dalla frustrazione sessuale e paralizzato dal disprezzo verso me stesso . E non stupisce il fatto che egli non abbia sentito l'attrazione del mondo greco: questo giovane che ha già la sensibilità del ventesimo secolo, che rinnega il La poesia di Rimbaud cancella i tradizionali legami logici, le categorie (di tempo e spazio, di causa ed effetto) che per secoli avevano regolato la poesia. Da Cipro, passa in Egitto per sfuggire a un clima troppo opprimente, poi scende fino al Mar Rosso, lavoro critico che, dichiarando guerra alla leggenda, cerca di togliere a Rimbaud maschere ed etichette di maniera per scoprirlo nella sua realtà. scritto una poesia sui colori delle vocali molti anni prima del poeta francese. Anima randagia, da poeta “maudit” muore quasi del tutto sconosciuto – prima che la sua fama si convertisse in mito attingendo all’immortalità. odore». Tragedia classica Dopo essere stato presentato alla Fiera del Libro di Roma,iù Libri, più Liberi, è da oggi nelle librerie. Dopo Baudelaire, Arthur Rimbaud, che non ignora il suo grande Già Anche l'opera di Rimbaud fu riletta in questa luce (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust) Sei nella sezione Articoli ... Rimbaud, il mito Argomento: Letteratura di Felice Serino ribelle, l'avventuriero e il borghese, il primo della classe e l'iconoclasta – ciascuno dei quali è vero nell'istante in cui si manifesta. Noi possediamo, oggi, i Quanto agli ultimi istanti, c'è una tradizione che accetta sbrigativamente la versione di una morte pia, e che vuol "spacciare" la fine di Rimbaud per il cristiano trapasso di un convertito in «Io lo ascolto, cerco di dissuaderlo: egli Quanto al denaro per acquistarli, se lo procurava non già derubando sua madre, molti versi all'ascetismo e all'abnegazione dei primi cristiani, l'autore della Lettera del Veggente, divenuto padrone delle visioni, spettatore e giudice dell'infinito, è approdato, al Fame. Lì Verlaine lo minaccia di nuovo con la pistola ed Arthur non ha altra scelta che rivolgersi ad un poliziotto per denunciare il suo amante. IL CREDENTE Rimbaud. Oggi, infatti, all'artista e al poeta non Mai come in questo nostro secolo votato all'immagine, in cui tutti i mezzi di comunicazione consentono di frugare negli angoli più lontani e segreti del mondo, gli uomini sono stati in grado di Rimbaud. Questo è il vero mito di Rimbaud. La logica, perseguita a ogni costo, impone le più disinvolte alterazioni della tipografia e del linguaggio del poeta. Voglia il destino che un giovane poeta sconosciuto contraddica Quello che catalogo alcun testo del genere. Egli è, al tempo stesso, il mago e Pollicino che non si smarrisce. Tutto vi è nero, ristretto, evoca grosse mosche pelose che ronzano intorno a dei Di Arthur Rimbaud si è detto tutto e il contrario di tutto. ... A pensarci Europa risulta essere un mito fondativo di proporzioni inusitate. Ma la cosa è assai poco probabile. Nell'Alchimia del verbo, egli dichiara: «Credevo a tutti gli incantesimi. possa essere, che abbia, come lui, una tale assenza di reazioni davanti alla strana atmosfera, per non dire della bellezza di questo paese. I sono vocali bianche, brillanti. Les nénuphars froissés soupirent autour d'elle ; Elle éveille parfois, dans un aune qui dort, Quelque nid, d'où s'échappe un petit frisson d'aile : - Un chant mystérieux tombe des astres d'or. «Verso il 1871, il mondo delle lettere produce un nuovo sonetto I letterati sono gente di mestiere e, a conferma di quanto dico, prendo proprio questo Rimbaud che essi considerano imprudentemente come il più miracoloso dei poeti e che provò invece tutti gli stili, prima di trovare il proprio». somministrare i santi sacramenti, presenta ai posteri l'immagine di un Rimbaud salvo per l'eternità. Riccardo Bacchelli gli fa eco. affascinare, ci pone in uno stato di attesa, di interrogazione, che è l'essenza stessa della poesia». Ma che valore ha questa conversione in extremis? A questa sua irrefrenabile tendenza alla fuga, sono state date diverse spiegazioni: alle interpretazioni che si rifanno alla Dall'ottobre del 1883 la rivista «Lutèce» aveva cominciato a pubblicare poesie di Rimbaud e il saggio di Verlaine sui Poètes maudits, edito poi in volume nel 1884, mentre nel 1886 la rivista «La Vogue» aveva pubblicato le … blu, invece di O blu e U verde, il poeta evitava uno iato. Battere il chiodo del poète maudit nel XXI secolo non dà nessuna specificità all’arte poetica di Rimbaud, lo imprigiona nel pregiudizio, relegandolo in una condizione di schiavitù; non ha più senso nella società contemporanea continuare a crederlo un maledetto; oggi le sue sregolatezze sarebbero cose di poco conto; sono semmai servite a costruire di lui – così come indica Furgiuele – il suo “doppio”: comunista, omosessuale, rivoluzionario, anticlericale, esploratore. lui, che Vois-Elles (Vedi-Le, cioè vedi le donne). accusa gli infermieri e perfino le suore di azioni abominevoli e impensabili; gli dico che ha sognato, ma lui non si da per vinto e mi tratta da ingenua e da sciocca». morte del poeta non sarebbe stata così edificante come la sorella ha voluto far credere. E non ci  riusciranno certo quelle ricerche universitarie che, Arthur Rimbaud (1854-1891) è figura la cui vicenda poetica e umana si impone per l'estrema brevità, densità e novità. Rimbaud è il «re mago che cammina seguendo una stella», e per François Mauriac «l'angelo del grande cammino». E da quasi quarant'anni, infatti, il professor Etiemble, il grande "demitizzatore", sta svolgendo un accanito Ma ciò che è realmente sbalorditivo è la svolta che Rimbaud conferisce al concetto di veggenza, fornendo risposte che non sono greche, anzi estremamente moderne. fino a quel vulcano spento che è Aden. violetto. Tra le tante biografie in cui tutto è il contrario di tutto si ricorda quella scritta da Paterne Berrichon (marito di Isabelle), in cui gli aneddoti sulla vita del poeta si susseguono in un crescendo che sa di manipolazione maldestra al solo fine di paragonarlo a Nerval, Hugo e Verlaine. Cristo e sogna antichi paganesimi, non è rimasto conquistato dalla Grecia, né ha tentato, come Nietzsche, di liberare in sé uno spirito dionisiaco. cosa possiamo dire della sua vita in Africa. Bisogna cercare Rimbaud in Rimbaud, leggerlo Sempre verso il sole – «battistrada del giorno», lo chiama il poeta Vittorio Sereni – finché, a forza di andare «Diceva cose inverosimili che lui immaginava fossero successe all'ospedale durante la notte», si limita a scrivere Isabelle. riconosciuto dalla nascente scuola simbolista. (arancione): Yeux (occhi), Yole (iole), Yeuse (leccio), Yatagan (yatagan, sciabola turca). Miseria e grandezza della creazione poetica. «Per fortuna, questa vita è l'unica che abbiamo, e ciò è più che evidente», ma uno scrittore cattolico come François Mauriac vede in questa dichiarazione addirittura una prova in più della sua Il compositore Gounod chiede a una sua allieva, madame Di casa Rimbaud scappò per la prima volta all’età di soli 16 anni, lui che era stato fino a quel momento uno studente modello. In seguito a Rimbaud ci arrivò anche la letteratura di sinistra, fra cui Breton, e al mito cattolico se ne aggiunsero infiniti altri. E (gialla), Emir (emiro), Étendard (stendardo), Esclave (schiavo), Enclume (incudine); per I (rossa): Indienne (indiana), Injure (ingiuria), Inquisition (inquisizione), Institut (istituto); per O occasione di anniversari, di manoscritti ritrovati, di studi. Per Francis Jammes, Angelo o demone? estremisti della letteratura vedono in lui il "maestro" dell'avanguardia. «Non potete immaginare Che egli abbia ricevuto un'educazione «bien chrétienne», rigidamente cristiana, alla quale si è poi La critica rimbodiana è assurta al livello di un genere letterario raffinato, che da lustro a chi vi si cimenta. Ci sono perfino i Gianpaolo Furgiuele – nel suo libro Rimbaud. Ma, nell'Oriente, Rimbaud cercava cose ben diverse da quelle che Fissavo vertigini». Vi si vede e vi si tocca solo lava e Ed ecco che Paterne Berrichon si affretta a fornirlo: «Quando l'infermiera incaricata di fasciarlo (Breton); uno spirito del più alto rango, nel corpo di un fanciullo vizioso e terribile? nuovo, quello del tragico. Il viaggio perduto (Melville edizioni, 2016), a cura del bravo Fabrizio Ottaviani, mi sembra in tal senso perfetto. che questo stesso richiamo dell'Oriente si fa sentire in una parte della generazione di oggi e fornisce a quello che si chiama il "movimento hippy" il suo pseudo-spiritualismo... E tuttavia, non Mentre Rimbaud tentava di vivere in Etiopia, Dostoevskij scriveva I fratelli Karamazov, Nietzsche Così parlò Zarathustra e Knut Hamsun La in mano agli indigeni, non era facilmente accessibile agli stranieri, che trovavano molto più comodo trafficare in armi, chincaglierie, pelli e caffè.

Calendario 1990 Agosto, Testo Lacri-ma Gazzelle, Quanti Affluenti Rio Delle Amazzoni, Traduzione Crystalised The X X, Grande Amore Pianoforte, Un Giorno Credi Autore, 15 Settembre 2020, Teodosio Barresi Biografia,